Olio nuovo: quando arriva, come conservarlo e come degustarlo al meglio

Olio nuovo: quando arriva, come conservarlo e come degustarlo al meglio

Tutto quel che c’è da sapere sull’olio “novello”, fresco di frantoio

L’olio nuovo, chiamato anche novello o olio fresco, è il primo olio extravergine d’oliva prodotto immediatamente dopo la raccolta annuale delle olive, e rappresenta la prima espressione dell’annata olearia.

Viene prodotto senza filtraggio o con filtraggio minimo, il che significa che l’olio conserva intatte le caratteristiche aromatiche e organolettiche della materia prima, che gli conferisce profumi intensi e forti note vegetali a seconda delle cultivar di olive con cui viene realizzato.

 

Quando si fa l’olio nuovo

L’arrivo dell’olio novello è uno dei momenti più attesi dell’anno per chi ama l’extravergine autentico.

Nel Sud Italia, la raccolta delle olive inizia generalmente tra fine settembre e novembre, quando i frutti raggiungono la giusta maturazione e il clima conserva ancora un tocco di calore. Nelle regioni del Centro-Nord, invece, la raccolta può spingersi fino a dicembre, seguendo il ritmo delle stagioni e delle varietà locali.

A determinare quando si fa l’olio nuovo non è solo il calendario, ma un equilibrio delicato tra maturazione dell’oliva, varietà e condizioni climatiche. 

Un’estate più calda può anticipare la raccolta, mentre piogge o freddo la posticipano di qualche settimana. Ogni annata è diversa, e proprio questa variabilità rende ogni olio unico.

Il momento ideale è quello in cui l’oliva è ancora verde ma comincia a cambiare colore: è qui che si concentra la massima ricchezza aromatica e un perfetto equilibrio tra amaro e piccante. Raccogliere le olive da olio troppo presto o troppo tardi cambierebbe il carattere del prodotto. 

Per questo, presso l’Azienda Agricola Bioetica Angimbe, viviamo quei giorni con attenzione e rispetto, cercando di cogliere l’attimo perfetto da cui far nascere l’olio nuovo perfetto.


 

Quando è pronto l’olio nuovo e quando si può consumare

Dopo la raccolta e la molitura, l’olio nuovo si potrebbe anche gustare subito, ma è meglio attendere un ulteriore passaggio

Anche se il profumo intenso e il colore verde brillante fanno venir voglia di assaggiarlo subito, appena estratto, l’olio fresco contiene micro-particelle di acqua e residui di oliva, che vanno eliminati lasciandolo decantare o mediante filtraggio.

Quanto deve riposare l’olio nuovo durante la decantazione

La decantazione, è un processo tradizionale che permette all’olio di chiarificarsi da solo, lasciandolo riposare affinché l'acqua e i residui si depositino sul fondo. 

Impiegando questo metodo, in media servono circa due o tre settimane di riposo prima che l’olio fresco si assesti e sia pronto per essere imbottigliato.

L’alternativa a questa attesa è il filtraggio, che permette di rimuovere acqua e impurità in maniera più efficace, mantenendo intatte le caratteristiche dell’olio novello appena molito.

Come capire quando l’olio nuovo è pronto durante la decantazione

Con il passare dei giorni, il colore dell’olio fresco tende gradualmente a stabilizzarsi, diventando meno torbido ma ancora intenso; il profumo è vivo, con note fresche di erba tagliata, pomodoro verde o carciofo; al gusto risulta equilibrato, con un leggero pizzicore in gola e un amaro elegante, segni di un extravergine ricco di polifenoli.

Questa evoluzione naturale rappresenta la maturità dell’olio nuovo, pronto per essere gustato e apprezzato in tutta la sua complessità aromatica.

Il Filtraggio dell’olio di oliva nuovo

Il filtraggio è un processo divenuto fondamentale per chi desidera ottenere un olio di alta qualità, stabile e limpido sin da subito. 

Attraverso un filtraggio delicato, eseguito 2 o 3 giorni dopo la molitura mediante filtri in cotone o carta alimentare, l’olio viene purificato dalle impurità senza compromettere le sue qualità organolettiche. Se fatto a regola d’arte, come presso la nostra azienda agricola, il filtraggio dell’olio fresco permette di preservarne al meglio aroma, colore e valori nutrizionali, esattamente come dopo la molitura, garantendo e un gusto più pulito e armonioso e una maggiore durata nel tempo.

Molti produttori scelgono di filtrare l’olio novello subito dopo la molitura per offrire un extravergine dal carattere deciso ma equilibrato, ideale per essere gustato già nelle prime settimane dopo la raccolta.

 

Come deve essere l’olio nuovo

L’olio nuovo è un prodotto vivo, che porta con sé tutta la freschezza del frutto appena raccolto. È il momento in cui l’extravergine mostra il suo carattere più autentico, diretto e sincero.

Rispetto a un olio “maturo”, più dolce e rotondo, l’olio novello è più crudo e vigoroso, ma anche più sincero. 

Alla vista si presenta con un colore verde intenso, spesso torbido se non ancora filtrato, segno della sua giovane età e della presenza di microscopici residui d’oliva. Al naso sprigiona profumi netti e vegetali: erba appena tagliata, pomodoro verde, mandorla fresca o carciofo, a seconda della varietà e del territorio. Al gusto, è vivace e piccante, con un amaro deciso ma armonico, espressione della ricchezza di polifenoli e antiossidanti naturali.


 

Come Assaggiare l’olio nuovo

Quando arriva il momento, l’assaggio diventa un piccolo rito, che racconta tutto il daffare e l’attesa di un anno intero: il lavoro nei campi, la cura degli ulivi e la pazienza del frantoio trovano voce in un filo dorato, denso e profumato.

Degustare l’olio nuovo è un gesto semplice, ma ricco di significato: vale la pena assaggiarlo con calma, con alcuni accorgimenti.

L’olio va degiustato a temperatura ambiente, intorno ai 28°C, per permettere ai profumi di aprirsi. Versa un piccolo filo in un bicchierino, scaldalo tra le mani e muovi lentamente il bicchiere, poi inspira a fondo: dovresti sentire note fresche di erba, pomodoro o mandorla. 

Quindi assaggia un sorso, lasciando che l’olio scivoli in bocca e respirando un po’ d’aria: in questo modo si percepiscono l’amaro, il piccante, e quella nota fruttata che parla di campi, vento e luce. Questo è l’olio nuovo: schietto, generoso, e ogni anno diverso.

E poi, c’è l’assaggio più vero: quello con il pane casereccio ancora caldo, una bruschetta semplice, o un piatto di legumi fumanti. 


Cosa mangiare con l’olio nuovo

L’olio fresco è perfetto da usare a crudo, per esaltare piatti semplici come delle bruschette calde, le zuppe di legumi o le verdure grigliate. Si sposa benissimo anche con i formaggi, freschi e stagionati, e con le carni rosse e bianche, esaltandone il sapore senza coprirlo.

Può essere aggiunto a insalate e piatti freddi, dove il suo profumo intenso diventa protagonista, oppure usato come tocco finale su pasta, risotti e purè, per dare freschezza e vigore al piatto.

Per apprezzarne appieno le qualità, è consigliabile non cuocerlo a lungo: meglio aggiungerlo a fine cottura o direttamente a piatto ultimato.


Come conservare l’olio nuovo

L’olio nuovo è un prodotto vivo e delicato: dopo la spremitura, continua a evolversi lentamente, e proprio per questo una corretta conservazione è fondamentale per mantenerne intatte le qualità. 

Anche per l’olio novello, si possono adottare i normali accorgimenti che si usano per conservare l’olio di oliva. Bastano poche attenzioni per preservarne il profumo, il colore e quel gusto intenso che racconta la freschezza del raccolto.

L’olio teme soprattutto la luce e l’aria, due nemici silenziosi che ne compromettono gli aromi e ne riducono la durata. Per prima cosa, scegli un luogo fresco e buio. La temperatura ideale è tra 14 e 18°C: troppo calore accelera l’ossidazione, mentre il freddo eccessivo può farlo solidificare (senza rovinarlo, ma alterandone temporaneamente la consistenza). Se non conti di consumarlo in breve tempo, è meglio conservarlo in bottiglie di vetro scuro o in lattine di acciaio, ben chiuse e lontane da fonti di calore come fornelli, forni o finestre soleggiate. 

Un ultimo consiglio: se acquisti olio in lattina grande, travasa poco alla volta l’olio in bottiglie più piccole, riempiendole fino all’orlo. In questo modo limiterai il contatto con l’ossigeno e potrai gustare il tuo olio nuovo con la stessa freschezza di quando è uscito dal frantoio.

Leggi anche: “Quanto può stare l’olio nella latta”.


 

Quanto costa al litro l’olio nuovo

Il prezzo dell’olio extravergine d’oliva fresco può variare, e non sempre il costo riflette solo il mercato: dietro ogni bottiglia c’è un lavoro artigianale che richiede tempo, passione e attenzione. 

La produzione artigianale, la qualità delle olive e la resa del frantoio sono fattori determinanti. Alcune varietà danno meno olio per chilo di frutto, ma con aromi più intensi e complessi, e questo si riflette naturalmente sul prezzo.

C’è una differenza netta tra olio nuovo di frantoio e prodotti industriali. Il primo è il risultato di una raccolta attenta, molitura rapida e decantazione naturale, mentre i secondi sono spesso miscele standardizzate, filtrate e conservate per lunghi periodi, con perdita di profumi e freschezza.

Un prezzo più alto per un olio nuovo artigianale non è solo un costo: è un investimento nel gusto e nella salute. L’olio extravergine nuovo è ricco di polifenoli, antiossidanti naturali e aromi vivi, capaci di trasformare un semplice piatto in un’esperienza gastronomica. 

Scegliere un olio nuovo artigianale significa valorizzare la qualità, sostenere i produttori locali e portare sulla tavola un prodotto che racconta il territorio e la stagione.


Olio Novello: un’attesa che sa di tradizione

Dall’oliva appena raccolta alla bottiglia che fa bella mostra di sé in cucina e in tavola, il percorso dell’olio nuovo è un lungo viaggio che unisce terra, lavoro e tempo. Ogni fase, dalla raccolta alla decantazione, dalla degustazione alla conservazione, racconta la pazienza e la cura di chi ama il proprio territorio e il proprio prodotto.

Vivere la stagione dell’olio novello significa trasformare un gesto quotidiano in un rito di piacere e condivisione: assaggiare le prime gocce, scoprire i profumi e i sapori unici, godere della compagnia di chi ama la buona tavola. È un’esperienza che celebra la natura, la tradizione e la gioia di stare insieme intorno a un piatto semplice ma autentico.


 

L’Olio Extravergine Nuovo di Sicilia by Angimbe:

L’olio extravergine di oliva nuovo raccolto 2025 di Angibe è finalmente disponibile!

Scopri il gusto di un olio siciliano biologico autentico, realizzato all’interno di una riserva naturale secondo i più stretti parametri dell’agricoltura biologica, con attenzione a tradizione e sostenibilità.

Il nostro olio è disponibile in due versioni:

Natures Bio: Un raffinato blend di olive siciliane Nocellara, Cerasuola e Biancolilla, dal sapore fruttato, che esalta il gusto degli alimenti a esso accompagnati.

N-Tone: Un sontuoso Monocultivar ottenuto da rinomate olive di Nocellara del Belice IGP, con un sapore intenso e speziato perfetto per cucine raffinate e innovative.

Entrambi hanno riconosciuto importanti riconoscimenti quali le 2 foglie del Gambero Rosso, la medaglia di bronzo ai Global Olive Awards di Berlino, la medaglia Extra Gold al premio BIOL 2024, le 4 Gocce d'oro nella guida Bibenda, e l'inclusione nella guida agli Extravergini di Slow Food 2025.

Dove Comprare l’Olio Nuovo

Per provare l’olio nuovo 2025 di Angimbe, puoi acquistare l’olio online visitando la sezione shop del sito, dove è disponibile sia in bottiglie che in latte di diversi formati.

Per acquistare l’olio nuovo in grossi quantitativi a prezzo conveniente, contattaci direttamente ai nostri contatti in calce o compilando il form per ricevere un preventivo.

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