Pesto di basilico con Olio extra vergine di oliva Angimbe Natures
Il pesto di basilico è uno dei condimenti più famosi ed imitati della cucina italiana.
Le prime tracce si trovano nel medioevo, quando i Genovesi furono condizionati dai gusti orientali importati dai loro viaggi di mare. Chiamato in antichità anche battuto genovese. Di seguito illustreremo gli ingredienti soffermandoci sulle proprietà nutraceutiche del basilico, il procedimento ed alcuni accorgimenti.
Basilico Genovese DOP 60 foglie
Il basilico, contiene numerosissime vitamine e sali minerali, nonostante un apporto calorico praticamente trascurabile e un indice glicemico decisamente basso. Esso ci donerà uno straordinario mix di sostanze benefiche! questo alimento è povero di grassi e zuccheri e i grassi in esso contenuti sono prevalentemente polinsaturi, con una maggioranza di acidi grassi della serie omega-3, dalle importanti proprietà anti-infiammatorie.
Come preparare il pesto di basilico con Olio extra vergine di oliva Angimbe Natures
Ingredienti:
- 70 g di parmigiano reggiano;
- 30 gr di pecorino sardo;
- 100 ml di Olio Extra Vergine d’Oliva Angimbe “Natures”; fruttato medio con sentori erbacei di cardo e pomodoro che aggiungeranno un profumo speciale al vostro pesto.
- 10 g di sale marino grosso;
- 30 g di pinoli (di Pisa o, quantomeno, dell’area mediterranea);
- Uno o due spicchi d’aglio.
Procedimento:
Dopo aver lavato le foglioline di basilico, che devono venire da piante che non abbiano superato i due mesi di vita, asciugarle accuratamente su un canovaccio.
Mettere in un ampio mortaio di marmo l’aglio insieme a qualche grano di sale e iniziare a pestare con il pestello, che deve essere rigorosamente in legno di ulivo.
Aggiungere i pinoli e pestare ancora, ottenendo una poltiglia piuttosto grossolana.
Aggiungere le foglie di basilico continuando a pestare dolcemente, quindi unire i due formaggi e amalgamare il tutto.
Ammorbidire l’impasto versandovi lentamente l’olio a filo fino ad ottenere un composto omogeneo, cremoso e di buona consistenza, dopodichè trasferirlo in una terrina e finire di amalgamarlo con il restante olio con un cucchiaio di legno.
Alcuni accorgimenti:
Non bisogna mai pestare con forza le foglioline, ma ruotare dolcemente il pestello lungo le pareti del mortaio, in modo da stracciarle senza tranciarle.
La lavorazione deve svolgersi a temperatura ambiente e non dilungarsi troppo, per evitare l’ossidazione che altera sapore e colore del basilico.
La quantità d’aglio può essere ridotta o aumentata secondo il gusto personale, ma la mancanza totale altera il gusto originale.
Per quanto pratico, sarebbe da evitare l’uso del frullatore poiché le lame d’acciaio e il calore alterano gusto e sapore della salsa.
Prima di condire la pasta scelta si può diluire leggermente il pesto con l’acqua di cottura della pasta.
Infine, il pesto può conservarsi qualche giorno in frigorifero se ricoperto d’olio (da eliminare al momento del consumo) in modo da evitarne l’ossidazione.